Esercizi per scoliosi: 20 minuti al giorno possono bastare per curarla?

Nelle scoliosi lievi, gli esercizi rappresentano, secondo le linee guida internazionali, la prima linea di difesa. Gli esercizi per la scoliosi sono inoltre indicati come accompagnamento del corsetto, perché permettono di mantenere una buona funzionalità della colonna vertebrale e permettono una maggiore stabilità del risultato durante l’abbandono. Esistono diverse scuole di esercizi per scoliosi, che si sono sviluppate in varie parti del mondo e prevalentemente in Europa. Quelli più diffusi in Italia sono gli esercizi per scoliosi SEAS (acronimo per Scientific Exercise Approach to Scoliosis). La storia di questi esercizi viene da lontano, dagli anni Sessanta, quando Antonio Negrini e Nevia Verzini fondarono a Vigevano il Centro Scoliosi Negrini. I fondatori del centro svilupparono un protocollo di trattamento con esercizi basato sulle conoscenze scientifiche al tempo disponibili. I numerosi contatti internazionali con i più importanti esperti mondiali del settore hanno portato nel tempo a un progressivo cambiamento del trattamento e aggiornamento dello stesso. Tra i vari contatti internazionali (Svizzera, Svezia, Francia), quello che maggiormente ha portato frutti è stata la collaborazione con il “Centre des Massues” di Lione, all’epoca considerato uno dei più prestigiosi e competenti al mondo. E proprio grazie a questa collaborazione, il primo articolo sull’efficacia degli esercizi è stato frutto della collaborazione tra i centri di Vigevano e Lione. L’approccio SEAS quindi, è in qualche modo figlio dell’approccio lionese, dal quale ha tratto molto. Nel tempo però gli esercizi SEAS sono cambiati, incorporando nuovi elementi, come l’autocorrezione tridimensionale, i concetti di stabilizzazione, ricerca riflessa e automatica dell’allineamento, integrazione nella vita quotidiana, l’approccio cognitivo-comportamentale, la variazione degli stimoli per migliorare progressivamente l’efficacia del trattamento. Importante ricordare soprattutto l’autocorrezione tridimensionale, che è il cardine di tutti i moderni esercizi per scoliosi, essendo la parte più specifica e mirata alla correzione almeno temporanea del disallineamento della colonna vertebrale. Per un’ottimale integrazione dell’autocorrezione nella vita quotidiana, è raccomandato svolgere pochi esercizi ma tutti i giorni. Di norma bastano venti minuti, tempo certamente non troppo impegnativo, ma che permette un’ottimale efficacia nella modifica della postura quotidiana.

Oggi gli esercizi per scoliosi SEAS sono considerati tra i più moderni ed efficaci, questo grazie soprattutto al continuo impegno nella ricerca scientifica per verificarne l’efficacia. La letteratura che ne dimostra i risultati può avvalersi anche di uno studio randomizzato controllato fatto da autori autonomi rispetto ai creatori del metodo stesso. Il modello da essi applicato ha il grande vantaggio di permetterne una progressiva evoluzione sulla base della ricerca scientifica: man mano che i dati ci forniscono nuove indicazioni, gli esercizi per scoliosi SEAS si adeguano ed evolvono. E questa è una delle grandi differenze rispetto alla gran parte dei “metodi fisioterapici”, che sono generalmente cristallizzati e basati su principi piuttosto dogmatici. ISICO, che ha diffuso l’approccio SEAS in Italia grazie alla collaborazione con il GSS (Gruppo di Studio della Scoliosi e delle Patologie Vertebrali), organizza da anni numerosi corsi internazionali, grazie ai quali l’Italia ha potuto mostrare di essere all’avanguardia nella terapia della scoliosi.