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Nell’immagine: il Dott. Negrini (ISICO) con il corsetto Sforzesco

Dopo la conferma circa l’efficacia del corsetto ortopedico per la scoliosi, ecco che arrivano altre importanti informazioni sulla terapia conservativa della scoliosi. Lo studio “Brace treatment is effective in idiopathic scoliosis over 45°: an observational prospective cohort controlled study” condotto da ISICO e pubblicato pochi giorni fa sulla prestigiosa rivista “The Spine Journal” ha mostrato che anche nelle curve gravi, quelle che superano i 45°, é possibile, se i ragazzi sono motivati e hanno gli strumenti giusti, migliorare e in molti casi evitare l’intervento.

Quando la scoliosi è chirurgica, ma non ci si vuole operare

Quando la scoliosi è stata scoperta tardi, è stata sottovalutata e non trattata adeguatamente, può essere necessario ricorrere all’intervento chirurgico, che serve a prevenire il rischio di ulteriore peggioramento della curva. La soglia oltre la quale l’intervento chirurgico è appropriato è rappresentata dai 50° Cobb. Sappiamo infatti dalla ricerca che quando la curva supera questo valore il rischio di avere mal di schiena e peggioramenti in età adulta è molto alto.

Ma è proprio obbligatorio operarsi in questi casi?

No, non è obbligatorio, perché di scoliosi non si muore, ma il rischio di avere nel tempo una qualità di vita insoddisfacente rende l’intervento consigliabile. Tuttavia, oggi, in alcuni casi, esiste un’alternativa: il corsetto!

Un buon corsetto, portato adeguatamente, associato a una buona fisioterapia permette di migliorare la situazione in una percentuale significativa di casi. Secondo questo studio, il primo ad aver considerato le scoliosi già chirurgiche per verificarne il margine di miglioramento in maniera prospettica (lo stesso gruppo aveva presentato in passato uno studio analogo ma retrospettivo), la scoliosi può scendere di grado, permettendo ai ragazzi che ne soffrono di avere un’alternativa per il loro futuro. Secondo i dati raccolti, il 70% dei ragazzi che ha indossato il corsetto è sceso sotto i 45°, e il 15% di essi addirittura sotto i 35°!

Insomma, migliorare è possibile, e anche nei casi gravi!