Il benessere psicologico è parte integrante della salute, ed è assodata l’indissolubilità tra gli elementi fisici e quelli mentali del benessere. L’essere umano è un tutt’uno di mente e corpo e non è corretto scindere come è stato fatto a lungo. Un gruppo di ricercatori statunitensi ha focalizzato l’attenzione su questo sull’aspetto del benessere psicologico nella terapia della scoliosi. I risultati sono stai presentati al congresso di SOSORT durante la Spineweek 2023 e poi pubblicati in un numero speciale sulla rivista scientifica European Journal of Physical and Rehabilitation Medicine (EJPRM).

Lo studio in questione ha esaminato la frequenza e l’effetto delle conversazioni sulla salute mentale condotte dai clinici e della consulenza in un campione di individui diagnosticati con scoliosi in età pediatrica o adolescenziale. Le principali conclusioni e implicazioni di questo studio sono molto significative.

Innanzitutto, è emerso che i pazienti affetti da scoliosi desiderano discutere della loro salute mentale molto più spesso di quanto avvenga effettivamente. Questo sottolinea l’importanza di riconoscere e affrontare il bisogno di supporto emotivo in questa popolazione di pazienti.

Un aspetto notevole è che c’è una correlazione negativa tra il desiderio di avere conversazioni sulla salute mentale e vari risultati clinici, come la funzionalità, la salute mentale, i punteggi totali dei questionari per la valutazione della qualità di vita. Ciò significa che i pazienti che sentono la necessità di affrontare la loro salute mentale possono avere una condizione fisica e mentale più complessa, sottolineando l’importanza di affrontare le questioni legate alla salute mentale in modo tempestivo.

È interessante notare che, nonostante i clinici non affrontino regolarmente la salute mentale dei pazienti, le conversazioni su questo argomento sono state associate a un miglioramento della soddisfazione dei pazienti nei confronti del trattamento. Questo si allinea con ricerche precedenti che evidenziano l’impatto della scoliosi sul benessere psicologico dei pazienti e il loro desiderio di supporto da parte del team medico. Inoltre c’è una maggiore consapevolezza delle esigenze psicologiche dei pazienti rispetto al passato.

Questo studio dimostra che le questioni di benessere psicologico non sono separate dalla salute fisica dei pazienti con scoliosi. Inoltre, il ruolo dei clinici nel discutere della salute mentale è importante, ma questo studio suggerisce che la responsabilità può essere condivisa con i fisioterapisti e i medici. Questa approccio collaborativo può migliorare l’assistenza complessiva ai pazienti.

Infine, il fatto che le conversazioni sul benessere psicologico siano associate a migliori risultati clinici in molti casi è un incoraggiante segnale per i clinici. Queste conversazioni non solo beneficiano i pazienti, ma possono anche contribuire a una maggiore soddisfazione dei pazienti e, di conseguenza, alla fidelizzazione dei pazienti, il che è positivo sia per i pazienti che per i gli operatori sanitari.

In sintesi, questo studio sottolinea la rilevanza di affrontare le questioni legate alla salute mentale nei pazienti con scoliosi e evidenzia la necessità di aumentare la frequenza delle conversazioni sulla salute mentale all’interno delle pratiche cliniche.